A Franco Scataglini

 

 

1

Anche per me la Russia
era lunarita' dolente
- tundra senza alture - cupole
nel deserto dei prati


2

Anch'io sono uno scriba
con un tavolo breve che si piega
e la cera rappresa tra le dita
- un epitaffio -
sul taglio delle frasi.

Lingua, chiamo
questo destino della forma
l'azzurro dei suoi segni, il foglio
come luna tra le foglie.

Nel vetro di un vagone
vedo me stessa buia
venire col suo pegno
di ombra e di paura
fino allo spazio ardente

del nome che si perde.

 

 

Antonella Anedda - inedito, 1998